Corrado Del Buono
Le funzioni logiche di Microsoft Excel sono indispensabili quando si inseriscono nel foglio di calcolo formule che dovranno essere calcolate soltanto al verificarsi di certi eventi, o che devono prendere in considerazione solo valori che soddisfano determinati presupposti, ma sono altrettanto utili per creare dei modelli “interattivi”, ovvero modelli che modificano certi dati (valori o etichette) al verificarsi o meno di certe condizioni. Analizziamo, con opportuni esempi, come si utilizza la funzione SE nella sua veste semplice o nidificata o con l'aggiunta degli operatori logici forniti dall'applicativo.
Per permettere all'utente di creare test più elaborati, è prevista la possibilità di nidificare fino a sette funzioni SE. La procedura, a prima vista complicata, non è proibitiva: bisogna fare solo attenzione a ordinare (secondo un ordine crescente o decrescente) le condizioni ricordandosi che queste ultime verranno testate a partire da sinistra verso destra, e ad utilizzare correttamente gli operatori di confronto, la punteggiatura e le parentesi.
Se si incontrano difficoltà può essere utile agire per gradi, ovvero creare de funzioni più interne e poi inserirle in quelle più esterne.
Proviamo ora a risolvere il seguente problema.
Supponiamo che un alunno abbia prodotto un prospetto che consenta di inserire i voti nelle celle A1:A8 e calcolarne la media nella cella A9; supponiamo, inoltre, che voglia quantificare in un giudizio la media ottenuta, inserendo nella cella A10 l'etichetta “insufficiente” se la media dei voti riportati è minore di 6, “discreto” se la media è compresa tra 6 e 8, e “buono” se la media è superiore a 8. Quale dovrà essere la formula da inserire in A10?
Potremmo pensare di impartire ad Excel le seguenti direttive: verifica se il valore della cella A9 è minore di 6; nel caso affermativo trascrivi l'etichetta “insufficiente”, altrimenti, se ciò non si avvera, verifica se il valore della cella A9 è minore o uguale a 8; nel caso affermativo trascrivi l'etichetta “discreto”, altrimenti, se ciò non si avvera (e quindi il valore sarà sicuramente superiore a 8), trascrivi l'etichetta “buono”.
Per farlo dobbiamo utilizzare la seguente funzione nidificata:
=SE(A9<6;”insufficiente”;SE(A9<=8;”discreto”;”buono”))
In alternativa, si poteva utilizzare una funzione SE che verificasse le condizioni in ordine decrescente:
=SE(A9>8;”buono”;SE(A9>=6;”discreto”;”insufficiente”))
Fino ad ora abbiamo nidificato la funzione SE due volte. Ma continuiamo nell'esempio.
L'alunno si accorge che, se non ci sono voti nelle celle A1:A8, la media è pari a zero e pertanto, poiché tale valore è inferiore a 6, nella cella A10 compare la scritta “insufficiente”; poiché è scaramantico, vuole far comparire il giudizio solamente se il prospetto presenta qualche voto, quindi abbia almeno un valore (nella cella A1). Come potrà integrare la formula contenuta in A10?
Una possibile soluzione è quella di impartire all'applicazione la seguente direttiva: verifica se la cella A1 è vuota e, in caso affermativo, lascia la cella A10 vuota, mentre, in caso negativo, eseguire la funzione precedente. La formula da inserire in A10 sarà pertanto:
=SE(A1=””;””;SE(A9<6;”insufficiente”;SE(A9<=8;”discreto”;”buono”)))
Una soluzione alternativa poteva essere la seguente: verifica se la cella A1 è piena e, in caso affermativo, trascrivi la funzione precedente, altrimenti inserisci una etichetta vuota:
=SE(A1<>””;SE(A9<6;”insufficiente”;SE(A9<=8;”discreto”;”buono”));””)
Come si può osservare, scindendo il problema per gradi, abbiamo utilizzato senza difficoltà ben tre funzioni SE!
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