Corrado Del Buono
Nelle versioni precedenti di Microsoft Word, normalmente, si utilizzava la barra di stampa unione per le operazioni di unione di un database con un documento di testo, in alternativa alla procedura guidata; ciò in quanto i pulsanti disponibili su di essa erano ordinati secondo un criterio logico-temporale (il primo pulsante serviva a definire il documento base, il secondo a definire l’origine dati, e così via). Tale modalità operativa, largamente utilizzata dagli utenti, non è sfuggita ai programmatori del nuovo Office che, pertanto, hanno di fatto “trasferito” i pulsanti della vecchia barra di stampa unione all’interno della barra multifunzione LETTERE. Analizziamo, pertanto, le “nuove” procedure che consentono di realizzare e gestire un collegamento ad una origine dati esterna.
La fase successiva della procedura di stampa unione è caratterizzata dall’inserimento dei campi all’interno del documento principale. Per farlo si utilizza il comando INSERISCI CAMPO UNIONE e si selezionano dall’elenco sottostante i campi desiderati tra quelli disponibili all’interno dell’origine dati (nella fase di inserimento occorre fare attenzione ad assegnare uno spazio tra campi posti sulla stessa riga).
Per avere una idea del lavoro finale, si può passare alla visualizzazione dei contenuti attraverso il pulsante ANTEPRIMA RISULTATI e scorrere i singoli record presenti nell’origine dati (o solo quelli filtrati) attraverso i selettori posti alla destra di quest’ultimo pulsante.
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