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INPS, Profilo Socio-Educativo - Area C

Materia: Previdenza pubblica e complementare

Quesiti RANDOM

406. Il sistema retributivo si basa su tre elementi: anzianità contributiva, retribuzione/reddito pensionabile e aliquota di rendimento. L'anzianità contributiva è data dal totale dei contributi che il lavoratore può far valere al momento del pensionamento e che risultano accreditati, ... Siano essi obbligatori, volontari, figurativi, riscattati o ricongiunti. Ad eccezione di quelli volontari. Ad eccezione di quelli volontari e figurativi.

342. Se l’INPDAP corrisponde l’indennità di buonuscita oltre i termini fissati dalla legge gli interessi per ritardato pagamento: Sono liquidati automaticamente. Sono liquidati solo su domanda dell’iscritto. Non sono mai liquidati.

455. Le prestazioni pensionistiche di un fondo pensione: Se erogate in rendita (prestazione periodica) subiscono una tassazione in linea di massima più favorevole rispetto a quelle erogate in capitale. Non sono tassate. Se erogate in rendita sono tassate in modo meno favorevole rispetto a quelle in capitale.

391. Ai fini della pensione di anzianità, gli iscritti all’Inpdap in qualità di lavoratori invalidi hanno diritto ad una maggiorazione sull'anzianità contributiva? Si, se hanno una invalidità superiore al settantaquattro per cento. Si, se hanno una invalidità superiore al settanta per cento. No, non più.

327. Con riferimento alla pensione ai superstiti quale quota di pensione, espressa in percentuale, spetta a due fratelli nel caso in cui soltanto loro ne abbiano diritto? 30%. 40%. 50%.

440. Le regole di funzionamento e gestione e la struttura dei fondi pensione che associano pubblici dipendenti: Sono le stesse dei fondi pensione negoziali dei dipendenti del settore privato. Sono completamente diverse, perché le risorse dei fondi pensione del pubblico impiego sono virtuali e non vengono investite. Sono le stesse tranne che per i controlli che non vengono esercitati dalla Covip ma dal collegio sindacale dell’Inpdap e dalla Corte dei conti.

376. La disciplina fondamentale della previdenza complementare in Italia: È contenuta nel decreto legislativo n. 252 del 5 dicembre 2005 per i dipendenti del settore privato e, per i dipendenti pubblici, nel decreto legislativo 23 aprile 1993, n. 124 ed in altre disposizioni speciali. Nel decreto legislativo 503 del 1992 (riforma Amato) che, avendo operato la riduzione della copertura di previdenza obbligatoria ha contemporaneamente fissato le regole per lo sviluppo della previdenza complementare. Non è contenuta in norme di legge perché la previdenza complementare è privata e non pubblica.

312. Quale di queste attività non è e non può essere svolta dall’Inpdap: Investimento nei mercati finanziari dei contributi e delle quota di TFR destinati a previdenza complementare. Contabilizzazione, rivalutazione e trasferimento ai fondi pensione degli accantonamenti di TFR e dell’aliquota dell’1,5 su base utile TFR (per gli optanti) maturati da chi aderisce alla previdenza complementare. Gestione di alcuni servizi amministrativi per i fondi pensione come l’anagrafica iscritti e l’invio delle informazioni retributive e contributive relative agli iscritti.

489. E’ ammesso il ricorso cautelare? Si, se ricorrono i presupposti del fumus boni iuris e del periculum in mora. No. Solo se ricorrono i presupposti del fumus boni iuris o del periculum in mora.

425. La prescrizione dei singoli ratei di pensione decorre: Dal momento in cui è sorto il diritto. Dalla prima liquidazione. Dal raggiungimento dell’età pensionabile.

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